uno dei due è l'altro

uno dei due è l'altro

sabato 26 novembre 2016

Anima assente

Federico García Lorca




  


Non ti conosce il toro né il fico,

né cavalli né formiche di casa tua.

Non ti conosce il bambino né la sera

perché tu sei morto per sempre.



Non ti conosce il dorso della pietra,

né il raso nero dove ti distruggi.

Non ti conosce il tuo ricordo muto

perché tu sei morto per sempre.



Verrà l’autunno con chiocciole,

uva di nebbia e monti asserragliati,

ma nessuno vorrà guardare i tuoi occhi

perché tu sei morto per sempre.



Perché tu sei morto per sempre,

come tutti i morti della Terra,

come tutti i morti che si dimenticano

in un mucchio di cani estinti.



Nessuno ti conosce. No. Ma io ti canto.

Canto per il futuro il tuo profilo e la tua grazia.

La maturità eccelsa della tua intelligenza.

La tua brama di morte e il sapore della sua bocca.

La tristezza che ebbe la tua gagliarda allegria.



Tarderà molto tempo a nascere, se nasce,

un andaluso così puro, così ricco d’avventura.

Canto la sua eleganza con parole che gemono,

e ricordo una brezza triste tra gli ulivi.




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