uno dei due è l'altro

uno dei due è l'altro

venerdì 16 marzo 2018

L'Area della verità.


E senza dubbio il nostro tempo... preferisce l'immagine alla cosa, la copia all'originale, la rappresentazione alla realtà, l'apparenza all'essere...*





...obiettivamente l'area della verità era più ampia della nostra personale convinzione (Aldo Moro)



16 marzo 1978

Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, e principale candidato alla presidenza della Repubblica, è rinchiuso in un cubicolo di un appartamento in via Camillo Montalcini, nel quartiere della capitale. Ha 61 anni e quattro costole rotte in seguito al suo rapimento, avvenuto il 16 marzo.
Le Brigate  rosse, il più agguerrito tra i gruppi armati comunisti italiani, con una fulminea azione militare, in via Fani hanno attaccato il suo corteo di macchine, ucciso i cinque uomini della sua scorta (che non hanno nemmeno abbozzato una difesa), spostato di peso l'attonito rapito.
Aldo Moro è artefice di un grande progetto politico: una formale associazione al potere del Partito comunista italiano, per cui vota un italiano su tre. Il segretario del Pci, Enrico Berlinguer è d'accordo.(1)



Caro Francesco, mentre ti indirizzo un caro saluto, sono indotto dalle difficili circostanze a svolgere dinanzi a te, avendo presenti le tue responsabilità (che ovviamente rispetto), alcune lucide e realistiche considerazioni...io mi trovo sotto un dominio pieno ed incontrollato. 
(2)


Tentare di dire col linguaggio del non dire, di farsi capire adoperando gli stessi strumenti che aveva adottato e sperimentato
per non farsi capire.(3)


 Quel melodramma di amore allo Stato che sulla scena italiana grandiosamente si recitò dal 16 marzo al 9 maggio del 1978. E vittime di questa grandiosa messa in scena - come schiacciati dalle massicce quinte, dai massicci fondali - sembravano essere coloro che non nutrivano grande amore per lo Stato o per lo Stato italiano così com'era; ma la vera vittima ne era Aldo Moro.(3)


"Hanno barato loro per primi. Hanno alterato il valore della carta!" 
"Per loro è lecito, è una mossa elementare del gioco."(4)


 I giornali indipendenti e di partito, i settimanali illustrati, la radio, la televisione: sono quasi tutti lì, in riga a difendere lo Stato, a proclamare la metamorfosi di Moro. La sua morte civile.(3)  


E' un bluff, dichiarò una voce. Non riuscì a distinguere il vug che l'aveva sfidato; sembrava che si fossero espressi all'unisono. Forse la loro abilità telepatica era diventata difettosa in questo momento critico? (4)


 ...di fronte a quelli del Paese, ci sono i problemi che riguardano la mia persona e la mia famiglia. Di questi problemi terribili e angosciosi, non credo vi possiate liberare, anche di fronte alla storia, con la facilità, con l'indifferenza, con il cinismo che avete manifestato sinora nel corso di questi quaranta giorni di mie terribili sofferenze.[...]La mia stessa disgraziata famiglia è stata,in certo modo, soffocata, senza che potesse disperatamente gridare il suo dolore ed il suo bisogno di me. Possibile che siate tutti d'accordo nel volere la mia morte per una presunta ragione di Stato che qualcuno lividamente vi suggerisce, quasi a soluzione di tutti i problemi del Paese? [...]Che non avvenga, ve ne scongiuro, il fatto terribile di una decisione di morte[...] In allontanamento dai famigliari senza addio, la fine solitaria, senza la consolazione di una carezza, del prigioniero politico condannato a morte. Se voi non intervenite, sarebbe scritta una pagina agghiacciante nella storia d'Italia. Il mio sangue ricadrebbe su voi, sul partito, sul Paese.(2) 


 E ora, pensò, la sequenza che costituisce il cuore del Gioco. Il momento in cui posso bluffare o non bluffare, e faccio avanzare la mia pedina di dodici o di qualsiasi altro numero di caselle. Ma possono leggermi il pensiero,ricordò. Come posso fare il Gioco con loro, così? Non è giusto! Ma doveva giocare comunque. Questa è la situazione in cui ci troviamo, si disse,e non possiamo tirarci fuori, nessuno di noi.(4)


Un bluff al quale partecipano telepati per una posta inesistente, si rese conto...Che farsa. Come faccio ad uscire da qui? Esiste una via d'uscita? (4)


Ed eccomi qui, sul punto di morire, per averti detto di sì, per aver detto di sì alla DC.(2)



"...Come si fa a bluffare contro una razza di telepati? Non posso dirglielo io; soltanto lei può arrivarci. Ma ormai è vicino. Certo, se non sarà morto nel giro di dieci minuti."(4)


...vedere la menzogna statale svilupparsi in sé e per sé, avendo così ben dimenticato il suo legame conflittuale con la verità e la verosimiglianza da poter dimenticare anche se stessa e sostituirsi di ora in ora.(5)





9 maggio 1978

La mattina i giovani brigatisti che lo detengono da 55 giorni in un cubicolo detto "prigione del popolo" invitano il presidente della DC a rivestirsi con la grisaglia che indossava il 16 marzo, il giorno che avrebbe dovuto segnare la svolta storica della politica italiana. Nel risvolto dei pantaloni Anna Laura Braghetti ha messo un po' di sabbia che lei stessa è andata a prelevare sulla spiaggia di Fregene, per confondere gli investigatori. Moro ha la barba lunga di alcuni giorni. Viene portato in un garage e fatto accomodare nel bagagliaio di una Renault 4 di colore rosso. Gli sparano Mario Moretti, Prospero Gallinari e Germano Maccari. Poi la macchina si muove con il cadavere nel centro storico di Roma. Uno dei medici legali che vedrà il cadavere dirà "Aveva un'espressione trasognata".(1)


La mattina del 9 maggio il profesor Franco Tritto,amico della famiglia Moro, riceve una telefonata, (e non è la prima) da parte delle Brigate Rosse. Registrata dalla polizia, la telefonata è stata due mesi dopo diffusa dalla radiotelevisione...e trascritta dai giornali.(3)


Brigatista - Pronto? E' il professor 

Franco Tritto?

Tritto - Chi parla?

B.- Il dottor Nicolai.

T.- Chi Nicolai?

B.- E' lei il professor Franco Tritto?

T.- Sì sono io.

B.- Ecco, mi sembrava di riconoscere la voce... Senta,indipendentemente dal fatto che lei abbia il telefono sotto    controllo, dovrebbe portare un'ultima ambasciata alla famiglia

T.- Sì, ma voglio sapere chi parla.

B.- Brigate rosse. Ha capito?

T.- Sì.

B.- Ecco, non posso stare molto al telefono. Quindi dovrebbe dire questa cosa alla famiglia, dovrebbe andare personalmente, anche se il telefono ce l'ha sotto controllo non fa niente, dovrebbe andare personalmente e dire questo: adempiamo alle ultime volontà del presidente comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell'onorevole Aldo Moro.

T.- Ma che cosa dovrei fare?

B.- Mi sente?

T.- No; se può ripetere, per cortesia...

B.- No, non posso ripetere... Allora lei deve comunicare alla famiglia che troveranno il corpo dell'onorevole Aldo Moro in via Caetani, che è la seconda traversa a destra di via delle Botteghe Oscure. Va bene?

T.- Sì.

B.- Lì c'è una Renault 4 rossa. I primi numeri di targa sono N 5.

T.- N 5? Devo telefonare io (Ed è preso dal pianto).

B.- No, dovrebbe andare personalmente.

T.- Non posso...

B.- Non può? Dovrebbe, per forza...

T.- Sì, certo, sì...

B.- Mi dispiace. Cioè se lei telefona non... non verrebbe meno all'adempimento delle richieste che ci aveva fatto espressamente il presidente...

T.- Parli con mio padre, la prego... ( Nel pianto non riesce più a parlare).

B.- Va bene.

T. padre - Pronto? Che mi dite?

B.- Lei dovrebbe andare dalla famiglia dell'onorevole Moro oppure mandare suo figlio o comunque telefonare.

T. padre - Sì.

B.- Basta che lo facciano. Il messaggio ce l'ha già suo figlio. Va bene?

T. padre - Non posso andare io?

B.- Lei, può andare anche lei.

T. padre - Perchè mio figlio non sta bene.

B.- Può anche andare lei, va benissimo, certamente: purchè lo faccia con urgenza; perchè le volontà, l'ultima volontà dell'onorevole è questa: cioè di comunicare alla famiglia, perchè la famiglia doveva riavere il suo corpo... Va bene? Arrivederci.


###


Dobbiamo sforzarci di essere razionali; può esserci ancora qualche speranza. Tu cosa dici, Mutreaux? Se Garden ha ragione sei l'unico terrestre autentico tra noi.(4)


...vedere la menzogna statale svilupparsi in sé e per sé, avendo così ben dimenticato il suo legame conflittuale con la verità e la verosimiglianza da poter dimenticare anche se stessa e sostituirsi di ora in ora.(5)


"Mi dispiace, mia carissima, di essermi trovato a darti questa aggiunta d'impegno e di sofferenza ma credo che anche tu, benchè sfiduciata, non mi avresti perdonatao di non averti chiesto una cosa che è forse un inutile atto di amore, ma è un atto di amore".(2)


L'Italia ha avuto recentemente questa tecnica, a proposito del rapimento e della messa a morte di Aldo Moro al punto più alto che essa abbia mai raggiunto, e che tuttavia sarà ben presto sorpassato qui o altrove. La versione delle autorità italiane, aggravata piuttosto che migliorata da cento ritocchi successivi, e che tutti i commentatori si son fatti un dovere di ammettere in pubblico, non è stata credibile un solo istante. La sua intenzione non era di essere creduta, ma di essere la sola in vetrina; e dopo di essere dimenticata, esattamente come un cattivo libro.(5)


"il mio sangue ricadrà su di loro. Ma non è di questo che voglio parlare; ma di voi che amo e amerò sempre...Avessi almeno le vostre mani, le vostre foto, i vostri baci. I democristiani...mi tolgono anche questo. Che male può venire da tutto questo male?" (2)


Fu un'opera mitologica a grandi macchinari scenici, in cui degli eroi terroristi a trasformazioni multiple sono volpi per prendere in trappola la preda, leoni per non temere nulla da nessuno per tutto il tempo che la tengono in custodia, e pecore per non trarre da questo colpo assolutamente niente che possa nuocere al regime che ostentano di sfidare. Ci vien detto che essi hanno la fortuna di avere a che fare con la più incapace delle polizie, e che inoltre hanno potuto infiltrarsi con disinvoltura nelle sue più alte sfere.(5)


Chi mi farà rivivere i mesi di un tempo,
i giorni in cui Dio sopra di me vegliava,
quando la sua lampada splendeva sopra il mio capo
e con la sua luce attraversavo le tenebre? (6)




Una sola malaugurata coincidenza è venuta a ostacolare la buona volontà dello Stato: i suoi servizi speciali erano appena stati dissolti. Un servizio segreto, fin qui, non veniva mai dissolto come, ad esempio, il carico di una petroliera gigante in acque costiere, o una frazione della produzione industriale moderna a Seveso. Conservando i suoi archivi, i suoi informatori, l'organico dei suoi ufficiali, cambiava semplicemente di nome. E' così che in Italia il Sim, Servizio Informazioni Militari, del regime fascista, così famoso per i suoi sabotaggi e i suoi assassinii all'estero, era divenuto il Sid, Servizio Informazioni della Difesa, sotto il regime democratico-cristiano. D'altronde, quando si è programmata su un calcolatore una specie di identikit della dottrina della "brigata rossa", lugubre caricatura di ciò che si riterrebbe dover pensare e fare se si preconizzasse la scomparsa di  questo Stato, un lapsus del calcolatore - tanto è vero che codeste macchine dipendono dall'inconscio di quelli che le informano - ha fatto che venisse attribuita questa stessa sigla di Sim, che vuol dire questa volta "Stato Imperialista delle Multinazionali",all'unico pseudo-concetto ripetuto automaticamente dalla "brigata rossa".(5)



Ogni nuova menzogna della pubblicità è altresì la confessione della sua menzogna precedente.(5)


Questo Sid "bagnato di sangue italiano", ha recentemente dovuto essere dissolto perchè, come lo Stato confessa post festum , è esso che, dal 1969, eseguiva direttamente, il più delle volte ma non sempre alla dinamite, questa lunga serie di massacri che venivano attribuiti, secondo le stagioni, agli anarchici, ai neo-fascisti, o ai situazionisti. Ora che la "brigata rossa" fa esattamente lo stesso lavoro, e per una volta almeno con una capacità molto superiore, esso non può evidentemente combatterla: dato che è dissolto. In un servizio segreto degno di questo nome, la dissoluzione stessa è segreta. Non si può dunque distinguere quale proporzione degli effettivi sia stata ammessa a un'onorevole pensione, quale sia stata assegnata alla "brigata rossa", o prestata magari allo Scià d'Iran per incendiare un cinema ad Abadan; quale altra sia stata discretamente sterminata da uno Stato probabilmente indignato di apprendere che qualche volta si erano oltrepassate le sue istruzioni, e del quale si sa che non esiterà mai ad ammazzare i figliuoli di Bruto pur di far rispettare le sue leggi, dal momento in cui il suo intransigente rifiuto di prevedere la benché minima concessione per salvare Moro ha finalmente dimostrato che esso possedeva tutte le ferme virtù della Roma repubblicana.(5)



Il malvagio è strappato dalla catastrofe, 
egli è al riparo nel giorno tragico.
chi gli rinfaccia la sua condotta,
chi lo ripaga per quel che ha fatto?
Sarà scortato solennemente al sepolcro,
si veglierà sul suo mausoleo
gli saranno lievi le zolle della valle,
dietro a lui si accalcherà una folla
e davanti sfilerà una moltitudine immensa.
E voi vorreste consolarmi con banalità?
Le vostre risposte sono pura impostura. (6)



L'impressione che tutto nell'affaire Moro accada, per così dire, in letteratura, vien principalmente da quella specie di fuga dei fatti, da quell'astrarsi dei fatti - nel momento stesso in cui accadono e ancora di più contemplandoli poi nel loro insieme - in una dimensione di consequenzialità immaginativa o fantastica indefettibile e da cui ridonda una costante, tenace ambiguità. Tanta perfezione può essere dell'immaginazione, della fantasia, non della realtà. E per dirla con una boutade; si può sfuggire alla polizia italiana, così come è istruita, organizzata e diretta, ma non al calcolo delle probabilità...le Brigate rosse appunto sono sfuggite al calcolo delle probabilità. Il che è verosimile , ma non può essere vero e reale.(3)



"signore e signori, Jerome Luckman è stato assassinato, e ciascuno di noi è indiziato. Questa è la situazione. Al momento non posso dirvi molto di più. Naturalmente, per questa sera il Gioco è sospeso" (4)





*Feuerbach prefazione a "L'essenza del cristianesimo"

Autori

1)Enrico Deaglio, Patria. 1978-2010
2)Aldo Moro
3)Leonardo Sciascia, L'Affaire Moro
4)P.K.Dick, I Giocatori di Titano
5)Guy Debord, La società dello Spettacolo
6)Antonio Negri, Il Lavoro di Giobbe

 

Gli estratti dalle lettere e dai discorsi di Aldo Moro sono tratte da "L'Affaire Moro" di Leonardo Sciascia.




Nessun commento:

Posta un commento